Penetrare fino al centro del Palazzo di Diocleziano, ricevuti dall’imperatore stesso. D’estate sarà un catino di turisti, ma fuori stagione, magari di notte, il peristilio è scenario di misteri. Basta non farne un luogo di semplice passaggio, ma sedersi a lungo, osservare. Alcuni lo fanno con una lattina
In questa chiesa dove suona un requiem, non sappiamo di chi. Potremmo chiedere al vecchio seduto affianco a noi, e che vecchio: i capelli bianchi pettinati all’indietro, la barba, gli occhi non si capisce se chiusi o aperti, per quell’aria da marinaio, le rughe e il sorriso beato. Se ne sta composto,
Provo a liberarmi dalla condivisione di ogni cosa. Arrivo in Cile e basta un “Arrivato” perché da casa rispondano “Evviva!”. Come ai tempi degli sms. Meglio di una nota vocale sulla fila all’arrivo, sul freddo, su com’è andato il viaggio. Se rimarranno tracce, di questi momenti ne parleremo fra un
Erri De Luca è a Buenos Aires per quattro giorni, invitato dall’Istituto Italiano di Cultura. Mi riceve al mattino nella hall dell’hotel. Aspetto che finisca l’intervista precedente. A dieci di metri di distanza, la sua voce bassa arriva comunque nitida. Invita ad avvicinarmi, approfitto anche delle
“Avere cielo”. Giuseppe guida la Panda gialla come in un rally, fra alberi secolari. Accanto a lui, Barry White, il suo cane bianco. Attorno, solo ulivi. In questi campi, i contadini sono riusciti a seminare su ogni pendenza, su terreni irregolari, sviluppando un’elaborata concezione dell’albero, a